Etichette

martedì 22 ottobre 2013

Lavoro e figli

Cercare lavoro diventa sempre più difficile e sicuramente l'essere donna e mamma non aiuta.
Io invece penso che una mamma sviluppa delle capacità organizzative e di 'problem solving' eccellenti. Nel mio precedente lavoro avevo una segretaria con tre figli, lei alle 9:00 era in ufficio dopo aver accompagnato tutti i pargoli alla scuola/asilo, fatto la spesa e portata a casa. E con il part-time riusciva a fare tutto ciò di cui c'era bisogno senza problemi.
Io invece a malapena riuscivo ad arrivare in ufficio vestita e truccata e mi sentivo un eroina quando mettevo in ordine casa prima di uscire! Ahhhh bei tempi.
Adesso mi ritrovo ad essere discriminata sul lavoro perché ho degli impegni anche personali! Perché il capo vuole e pretende che tu sia presente fisicamente...solo perché se se deve chiederti qualcosa tu devi essere pronta!
Io quella vita non posso più farla, non posso più aspettare che esca il capo per poi uscire dall'ufficio, non posso più partecipare a tutti gli incontri serali per fare public relation!

sabato 12 ottobre 2013

Le unghie

La mia nuova passione sono le unghie. Non avevo mai curato questa parte del mio corpo (come tutto il resto) ma un'estetista mi ha messo lo smalto semipermanente e mi si è aperto un mondo!
Finalmente ho le unghie, e di conseguenza la mano, curatissime dura tanto e poi non mi si spezzano.
Quindi cosa ho pensato di fare??? Ho preso il kit per fare tutto da casa ovviamente!





Gli smalti sono facilissimi da stendere ed in più non mi si spezzano le unghie.

sabato 5 ottobre 2013

Cambiamenti

Mi ritrovo a pensare sempre più spesso come sono cambiata da quando è nato il pupo.
Prima ero una persona estremamente razionale, avevo organizzato tutta la mia vita, tutta la settimana; sapevo con certezza cosa avrei fatto dopo 5 o 6 we. Sapevo come vestirmi ovvero abito per il lavoro e jeans e maglia per il we. Non mi emozionava niente, non ho mai pianto per un film, per un racconto, per un panorama perché tutto aveva una spiegazione. Tutto era organizzato e filava liscio come l'olio.

Poi è arrivato il piccolo Attila e in me è esplosa l'irrazionalità, la passione, la gioia, il dolore: non so più a che ora dormirò, quando mi sveglierò, cosa faremo, come giocheremo.

All'inizio è stato difficilissimo ma adesso ne riscopro i benefici perché é così piacevole ritrovarti in un posto nuovo senza averlo programmato, riuscire a chiacchierare con tutte le persone che incontri. Sono diventata più femminile perché il cambio taglia ed abitudini di vita mi hanno aperto altri orizzonti (tipo abiti-gonne..) sono anche diventata permalosa, irritabile... Vivo questo mio cambiamento con consapevolezza perché grazie al mio bimbo stò riscoprendo un'altra vita.

E voi siete cambiate tanto dopo la nasciata del/i figlio/i?

venerdì 31 maggio 2013

Le mamme dell'asilo

C'era un tempo in cui conoscevi gente e se ti piaceva la frequentavi altrimenti no. C'era un tempo in cui uscivi a fare un aperitivo e conoscevi 10 persone contemporaneamente e ti ritrovavi a fare un we insieme con tanta leggerezza. C'era un tempo in cui decidevi di stare a casa a valere un film durante il we.
Poi è nato il piccolo e, da quando frequenta l'asilo, si frequentano le mamme dell'asilo!
Quelle normali sono spesso inavvicinabili, poi ci sono quelle che ti salutano sempre con un mezzo sorriso e niente più (vuoi perchè sono timide vuoi perché in fondo lo sono anche io); poi ci sono le PR quelle che si fermerebbero a parlare anche con un palo (ma se ti dicono una cosa spesso non è vera perché sono abituate a parlare e non ad ascoltare); poi ci sono le mamme terroriste quelle a cui non và bene niente dell'asilo che sparano a zero su tutto (ma perché ci mandi tuo figlio?); poi ci sono le mamme  supermodaiole quelle vestite e truccate alla perfezione (a loro va tutta la mia più sincera invidia ammirazione); poi c'è la mamma 'dottoressa' che ti illumina sulle malattie che girano nell'asilo (la sua frase tipica è 'ma lo sai che sta girando la .....'!?) descrivendoti i sintomi e ti dà anche la cura, ma a lei non basta perché non è contenta finchè non trova il nome ed il cognome dell'untore salvo poi fare il giro di telefonate per annunciarlo a tutti quelli che hanno giocato con lui! (Cara lo hai fatto con me una volta ma ti ho costretto a rifare il giro di tel per dare la smentita.).
Ma poi c'è lei l'ape regina delle mamme ovvero la mamme dell'amico di tuo figlio....nel mio caso è un po' so-tutto-io, un po' mamma terrorista e un po' mamma dottoressa! Ma in fondo va bene così perché dopo questa esperienza posso affrontare di tutto. O spero!

sabato 25 maggio 2013

Sonno disturbato

Questo sarà uno dei primi post che scriverò su questo argomento e credo che sarà anche il più confuso. Perché mio figlio di due anni non ha mai dormito di notte e di conseguenza io rimango sveglia con lui e questo mi distrugge, ammazza la mia lucidità mentale, la capacità di reagire in maniera positiva nei confronti dei piccoli problemi della vita, la libertà di essere una donna e una moglie...ecc

Per 9 mesi hanno funzionato dei cicli di cure a base di melatonina ma poi niente. Nell'ultimo mese il bimbo era sempre più agitato fino a sfociare in pavor notturni. E quindi con molta ansia e preoccupazione sono ritornata dal pediatra, la quale mi ha sempre liquidato dicendomi "E' un bimbo vivace quindi rivive di notte ciò che vive di giorno". E quindi nei periodi più difficili cercavamo di non rimproverarlo la sera ( e credetemi era veramente difficile dopo che ti ha spaccato l'antina del mobile!).

Poi l'ultima volta la pediatra mi dice: "provate a spegnere la TV la sera e fate attività lente come leggere le favole, fare il bagnato ecc". La mia risposta è stata subito "impossibile! se spengo la TV lui si mette a correre per casa come un pazzo e poi il bagnato lo eccita tantissimo"
Tornata a casa ho metabolizzato le sue parole ed ho iniziato a pensare come organizzare la serata e così le nostre serate sono diventate un po' più impegnative ma finalmente le notti sono cambiate radicalmente...su 7 notti mi sono alzata solo due volte. Una svolta incredibile! Io ho più energie di una squadra di calcio messa insieme. Per ora mi godo il momento nella speranza che questa bella abitudine duri più a lungo possibile.

giovedì 16 maggio 2013

Cambio stagione e dintorni



Finalmente è arrivata la primavera e quindi cosa facciamo? Doppio cambio stagione primaverile ed estivo insieme....ma appena entro in un negozio for baby impazzisco non capisco con quale logica vengono messe le taglie sui vestiti! Quello che dovrebbe essere un pomeriggio piacevole si trasforma in un vero incubo....
Allora cari produttori di vestiti: perché la taglia 24 mesi è diversa dai 2 anni? Perché mi fate le misure ad  anni alterni (2 anni poi 4 anni poi 6 anni ecc)? Perché se prendo un completo non è mai proporzionato (es. pantalone ok e maglia gigante). Ma vi rendete conto che producete vestiti per bambini e non per marziani?? Perché non unificare le taglie? Uffa qualche commessa gentile, dopo la mia ennesima lamentela, mi ha detto "se vuole la può provare"! Si certo blocca tu Attila e provagli un intero cambio stagione..
Così sono tornata a casa nervosa, con vestiti o quasi piccoli o enormi!

Pro e contro Asilo Nido



Appena ho saputo di aspettare un figlio avevo già pianificato la mia vita post parto: dopo tre mesi di maternità lascio il pupo a casa con una tata che oltre a curare il piccolo mi fa le pulizie e così torno serena al lavoro.

Come sono andate le cose? Nell'ordine:

1) Lavoro? Quale lavoro? Già in gravidanza i miei capi mi hanno detto che avrei seguito un progetto in Burundi per 10 giorni al mese (non consecutivi)...insomma è come dire o ti licenzi o ti licenziamo. Allora complice la crisi della mia azienda e il trasferimento di mio marito ho fatto i bagagli e sono andata via da un lavoro troppo impegnativo per una mamma!

2) Ho scoperto che le brave tate che ti gestiscono i bimbi come una nonna e in più ti danno una mano in casa NON ESISTONO! Tutte le mie amiche che si vantavano di avere persone eccezionali con loro mentivano o avevano messo i nonni a controllare la situazione.

3) Mio figlio è un bimbo socievole, è felicissimo se incontra altri bimbi e non conoscendo nessun amico  con bimbi come lui potevamo solo iscriverlo all'asilo nido.

Così con questi presupposti è iniziata la grande avventura al nido. Eravamo tutti entusiasti il piccolo ha fatto un inserimento lampo (Tipo al secondo giorno mi ha detto 'Ciao mamma' ed è entrato solo).
Insomma Lui si è trovato subito bene, peccato che dopo una settimana (SI solo una) abbiamo iniziato con la prima otite, poi influenza ecc. Insomma i giorni di assenza per malattia sono diventati mesi e da lì   indagando tra le maestre e mamme ho scoperto il grande bluff: all'asilo di mio figlio girano tutte le malattie conosciute e non di questo secolo ed anche quelle oramai debellate da decenni!
Perché tutto questo? Semplicemente perché non viene chiesto alcun certificato medico per il rientro al nido dopo malattie infettive e quindi si diffondono senza ritegno delle vere epidemie.

Questo mi turba molto, sapere di portare mio figlio nel covo di malattie mi disturba e curarlo quando sta male mi fa veramente infuriare! La direttrice del nido sostiene che è normale che così si fanno gli anticorpi....certo dalla dissenteria ci siamo fatti tutti gli anticorpi!
Poi però vedo Lui quando esce sorridente dal nido, quando a casa gioca più sereno ed impara tante cose  nuove e mi ricredo. L'asilo è la sua seconda casa, si muove con disinvoltura e senza paure. Ed allora quando lo vedo stare bene penso che in fondo è meglio così.... 

I miei buoni propositi




1) Dimagrire dimagrire dimagrire. Io ho preso peso Dopo la gravidanza a causa dei continui risvegli notturni e di una mancanza di energie costante. Adesso vorrei rimettermi in carreggiata, vorrei perdere tutti i chili e prendermi cura di me.

2) Lavoro: devo ricominciare a lavorare ne ho bisogno per la mente ed anche per il portafoglio. Sono stata male dal primo giorno di gravidanza ed ho dovuto lasciare il lavoro quasi subito, poi durante questo periodo i miei ex-capi premurosi mi chiamavano per dirmi "Guarda che se rientri abbiamo preso un lavoro in Burundi ed è tuo!" Insomma mi facevano capire che non avrei avuto un cuscinetto su cui atterrare se avessi osato rientrare dopo la maternità, così complice il trasferimento di mio marito ho lasciato tutto ed ora sono qui che mi chiedo come poter sfruttare le mie competenze e trovare un lavoro che possa essere compatibile con le esigenze di un bimbo.

3) Essere una brava donna di casa: diciamo che non è la mia vocazione ma spero di farlo sempre meglio.

4) Essere una donna ed una compagna. In questi anni mi sono trascurata ed ho trascurato il mio lui, potrei scrivere tutte le motivazioni per cui questo è accaduto ma non servirebbero.

Ci riuscirò?

Un nuovo inizio!?



Come ogni blog che si rispetti inizio spiegando il significato del mio angolo personale.
I motivi per cui apro questo blog sono diversi: avere un punto di riferimento per mettere in ordine le mie idee, avere un dialogo diretto con altre mamme che si trovano ad affrontare una nuova vita ma sopratutto fornire delle ricette di vita pratica. Quest'ultimo punto è molto importante per me, perché prima di vivere una situazione la analizzo dettagliatamente perché non voglio farmi trovare impreparata e prima di diventare mamma funzionava, adesso tutto è cambiato la vita immette nel sistema una quantità di incognite imprevedibili e quindi difficili da analizzare...ma poi con l'esperienza tutto si risolve.

Veniamo allora al nome del blog! Il mio piccolo ha due genitori ingegneri i quali con grande presunzione circa tre anni fa avevano pianificato dettagliatamente la loro vita (come pianificano tutto anche la spesa e l'ordine preciso delle cose e degli eventi): allora ci sposiamo, poi cambiamo lavoro e città (eravamo stanchi di vivere in una città che non ci piaceva e di fare un lavoro che ci costringeva a viaggiare spesso), poi compriamo una casa di dimensioni umane e poi arriverà il nostro bambino.
Tutto era pianificato così dopo esserci sposati decidemmo di metterci subito alla ricerca del pargolo perché da indagini fatte tra amici, parenti ed internet vista la nostra età ci avremmo messo almeno un due anni.
Ma le cose andarono così: dopo tre mesi ero già incinta, mio marito cerca disperatamente un lavoro altrove vendiamo casa ne affittiamo un altra poi ci trasferiamo in brianza si inizia una vita diversa..tutto confuso tutto diverso: il CAOS!
Insomma dopo nove mesi di gravidanza, tre traslochi, una cambio di città nasce il nostro piccolo (che poi così piccolo non era) e da lì iniziamo a capire che più niente si può pianificare!