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giovedì 27 febbraio 2014

Dovevo fare l'estetista!

Avete mai sentito questa espressione? Io mi ritrovo a dirla sempre più spesso sopratutto in questo periodo di ricerca intensiva di un nuovo lavoro.
Per la mia professione vengono richieste una quantità di competenze infinite ed alla fine ti manca sempre qualcosa o sei troppo!
Ecco un annuncio tipo:
"Cerchiamo Ingegnere che sappia programmare in 20 linguaggi, progettare un aereo, che sia stato per almeno 10 anni dirigente commerciale, che sappia parlare come lingua madre l'inglese, lo spagnolo, l'hindi ed il cinese. Che abbia meno di 29 anni e sia disposto a viaggiare in paesi in via di sviluppo con guerre civili in atto!" Opss dimenticavo "che non abbia figli!"

Insomma con il senno di poi se penso a tutti i soldi spesi per conseguire il titolo di studio non rientrerò certo dell'investimento.
Invece l'estetista ti dice "ho fatto un corso per la ricostruzione delle unghie bla bla bla" e se lo ripaga con due/tre clienti! Ok ok non è tutto così rosa e fiori devi essere anche brava...ma nessuno verrà mai a chiederti se sai parlare in almeno 8 lingue e se hai fatto un master internazionale e se OPS ma sei ferma da UN ANNO???? Cavolo sei fuori dai giochi!!!!

Fermo restando che quello che ho fatto l'ho fatto per pura passione e non avrei potuto fare altro, che fare un figlio è stata la cosa più bella nonché un scelta puramente consapevole (anche perché sapevo a cosa andavo incontro) in questo momento sto vivendo un periodo di sconforto. Da un lato non potrei fare lo stesso lavoro che facevo prima perché non potrei sostenere il peso degli orari di lavoro impossibili e dei continui viaggi e dall'altro non vengo presa in considerazione per mansioni diverse perché 'troppo referenziata'!


martedì 25 febbraio 2014

La mamma che non voglio essere

Ieri ho partecipato ad un incontro di lettura per bambini ed ho incontrato tante mamme con i loro bambini e mentre giocavo con mio figlio ho notato una mamma...
Lo so che non si dovrebbe 'origliare' ma questa mamma ha attirato la mia attenzione perché cercava di far guardare un libro alla figlia e la incitava insistentemente a dire cosa vedeva: "Che lettera è questa?" La bimba, che parlava appena, dopo tante insistenze ha detto 'eeetttii' ma la mamma con fare stizzito ha risposto 'ti minuscola'. Poi si sono ripetute una quantità di richieste da parte della mamma stizzita alla bimba che si innervosiva sempre più....lo so che non si giudicano le altre mamme, ma a me ha fatto una pena enorme!
Tornando a casa mi sono ritrovata a riflettere su quello che non vorrei essere: vorrei che mio figlio non mi vedesse triste e stanca, vorrei che lui crescesse sapendo che io sono al suo fianco, vorrei regalare a lui tanta serenità e sicurezza di se, vorrei donargli un mondo pieno di affetto.

sabato 8 febbraio 2014

Guadagno risparmiando

La mia vera indole è quella della formichina, a casa mi chiamano più semplicemente 'tirchia'.
Ed io, come si vede nei film, mi presento dicendo "Io sono MammaIng e sono TIRCHIA dalla nascita"! (Mio padre si diverte sempre quando mi racconta che da piccina se vedevo un gioco che mi piaceva chiedevo 'se lo compro mi rimangono soldini?' se la risposta era 'no, finiscono tutti' allora io non lo volevo più!).
Adesso le cose non sono cambiate e quando devo fare una spesa importante la patisco fisicamente, tipo un nuovo cappotto rimane nell'armadio per due settimane perché devo prima metabolizzare la spesa! Ma il rovescio della medaglia è che quando riesco a risparmiare o ad accaparrarmi un oggetto ad un prezzo molto vantaggioso io sono al settimo cielo!

Questa indole poi mi torna utile in questo periodo in cui non ho un lavoro, per cui adottare delle tecniche per risparmiare equivale un po' anche a guadagnare.

Quindi parto con il mio elenco di trucchetti salva stipendio:

- trattamenti estetici: ormai li acquisto solo da groupon
- spesa: cerco di comprare prodotti stagionali ed di cucinare tutto io.
- schopping: rigorosamente durante i saldi si fà una capatina all'outlet e si compra per la stagione successiva

venerdì 7 febbraio 2014

Giochi sonori

Quando non avevo ancora il mio bimbo avevo molti pregiudizi nei confronti dell'educazione da dare ai bambini. Andavo dagli amici con bambini ed uscivo da quelle case con un enorme mal di testa e con in mente solo l'idea che non avrei mai e poi mai comprato a mio figlio un qualsiasi gioco sonoro stupido e ripetitivo. No mio figlio avrebbe giocato solo con giochi "istruttivi"!!!! (ahhhhhh!!!!)

Poi è nato Attila, strillava e piangeva dalla mattina alla sera, e con lui è arrivato il primo gioco con le musichette. La prima cosa che ho pensato è stata 'è troppo rumoroso, chè casino, non lo accendo neanche sotto tortura'; poi l'ho acceso ed il piccolo di due mesi ha iniziato ad urlare meno....poi è arrivata la sdraietta che vibrava e faceva le musichette, poi il sonaglino sonoro.....poi un giorno disperata dai suoi pianti ho acceso l'aspirapolvere e lui magicamente ha smesso di piangere e si è addormentato...quindi ho utilizzato l'aspirapolvere per poter mangiare o andare in bagno eccc.

Adesso ringrazio vivamente i produttori di giochi sonori e li ringrazio sopratutto quando sono molto rumorosi (tipo sirena dei pompieri, allarmi, carabinieri e polizia in azione...ecc) anche se quando pulisco casa, nel silenzio irreale di casa mia, ed urto casualmente il cesto dei giochi che inizia ad emettere il suono dell'ambulanza impreco contro chi ha costruito quel gioco senza aver previsto il tasto OFF.